Pinta, un editor per le immagini multipiattaforma che ti farà dimenticare Paint

Un programma per la manipolazione delle immagini che non fa rimpiangere la mancanza del più famoso Paint per Windows

Chi passa ad un sistema operativo Mac o Linux dopo anni di utilzzo di Windows si renderà conto che la prima spina nel fianco che avrà è la mancanza di Paint, il famosissimo e sempliciotto editor di foto del sistema operativo di Microsoft tanto povero di funzioni quanto utile ed efficace. Paint è funzionalmente e graficamente un’applicazione vecchia ed obsoleta, ma che resta ancora a testa alta per la sua efficienza. È infatti immediato nell’apertura e in pochi click permette l’aggiunta di elementi che, pur essendo decisamente poco professionali, rispettano a pieno lo scopo che vogliamo raggiungere, ovvero quello di voler inserire un ritaglio o un’indicazione rapida per qualunque utilizzo.

Su Ubuntu utilizzo GIMP per la modifica delle immagini, che pur essendo uno strumento professionale e che riempie di soddisfazioni, ha una pecca grave che consiste in un caricamento troppo lungo quando andiamo ad avviare una nuova sessione di lavoro, e ciò non lo rende lo strumento ideale per sostituire Paint, in quanto la bellezza di quest’ultimo era proprio la velocità dell’operazione apertura-modifica-salvataggio-chiusura.

Ho inoltre cercato diverse alternative per permettermi di avere lo stesso risultato che offre Paint ai suoi utenti, ma onestamente non ci ho mai preso familiarità o a volte mi hanno creato problemi di instabilità

Di recente, però, ho trovato la mia soluzione in Pinta, un editor di immagini semplice e reattivo come Paint, ma molto più potente di quest’ultimo. Si tratta di un’alternativa multipiattaforma, quindi possiamo installarlo sia su Windows, che su Mac, che su Linux, e questo è già un punto a suo favore perché potendolo installare su tutti i nostri computer, indipendentemente dal sistema operativo, dobbiamo prendere familiarità con un solo ed unico software, e non con alternative diverse da sistema a sistema.

Pinta mantiene la stessa reattività di Paint, ha un avvio di sessione rapidissimo, permette di ritagliare le immagini, inserire testo ed indicatori e tutti gli strumenti che offre Paint, ed in più offre anche il ridimensionamento dell’immagine, ma in più gestisce i livelli e visualizza in una comoda lista tutta la cronologia delle modifiche che apportiamo all’immagine.

Pinta integra la gestione a schede, e include anche la cattura della schermata.

Si tratta di un prodotto opensource veramente ottimo e funzionale che consiglio di provare ad usare al posto di Paint, e vi assicuro che di quest’ultimo ve ne dimenticherete.

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