Scelta drastica che ha delle serie motivazioni. OS X è un ottimo sistema operativo, ma è il momento di andare avanti
È dal 17 Gennaio 2007 che sono felice possessore di un MacBook, ed è stato amore a prima vista. Tra qualche mese compie i suoi 10 anni, e se dicessi che una sola volta mi ha creato grane o problemi direi una stupidaggine. Sempre reattivo ed affidabile, e, soprattutto, è stato sempre acceso dal 2007 ad oggi.
Non c’è da incolpare niente e nessuno per la mia scelta di abbandonare OS X. Quest’ultimo è un sistema operativo formidabile, e lo consiglio a tutti perché non necessita di manutenzione, di libretto di istruzioni e non ha problemi di driver. Praticamente lo accendi e lo usi, e dal 2007 io ho avuto questa comodità.
I problemi cominciano oggi.
Il mio MacBook è della prima serie del 2007, il suo ultimo aggiornamento ricade a Mac OS X Lion (10.7), e vedere che a poco a poco tutto il supporto software comincia ad essere incompatibile mi fa sentire vecchio.
Skype non è più aggiornato, tutti i vari browser non sono più aggiornati, così come tanti programmi che servono per l’editing foto, video, e quant’altro. O mi accontento di software datati, oppure cambio. Ho quindi deciso di cambiare sistema operativo, e lanciarmi su Linux installandolo come sistema operativo unico sul mio MacBook.
Scelta azzardata? Fatto sta che con Mac OS X Lion il computer è ugualmente morto, quindi tanto vale tentare visto che la macchina è ancora performante e funzionante. Lasciarla arrugginire in un cassetto sarebbe un peccato, specie per tutti gli anni di efficienza che mi ha regalato.
Si tratta di una macchina con interfaccia UEFI a 32 bit, quindi molto probabilmente mi attiverò su una distribuzione Ubuntu fresca fresca. Ma ancora devo decidere.
Prima ne trovo una che gira senza problemi, e poi cominciamo.