Vi presento PeppermintOS

Una distribuzione linux semplice e leggera in grado di riesumare il più vecchio dei PC

Dopo aver deciso di rigenerare un vecchio notebook, ho provato tutte le varie distribuzioni di linux che vantassero di un ottimo rapporto funzionalità/leggerezza. Dopo varie distribuzioni come Lubuntu, Xubuntu e linux Mint, sono arrivato a PeppermintOS e ne sono rimasto stupefatto.

PeppermintOS è una distribuzione ubuntu-based molto leggera e con il massimo della funzionalità. Siccome quest’articolo lo dedico a chi mastica poco l’argomento, farò a meno di parlare di Xfwm4, Nemo, Sakura e Nitrogen (tutti nomi sconosciuti e incomprensibili), ma mi limiterò a descrivere come si comporta il sistema operativo sulla macchina che ho recuperato (grazie a lui).

Il computer in questione

Parliamo di un Aspire One da 1,60 GHz a 32 bit e 1GB di RAM nato con Windows 7. Tutto il resto dell’hardware lasciamolo all’ignoto. Io ho bisogno di un sistema che si interfaccia automaticamente con tutto l’hardware senza troppi sbattimenti, e che mi dà la possibilità di svolgere il minimo necessario senza rallentamenti utilizzando un misero GB di RAM.

PeppermintOS ha permesso tutto questo senza negare la possibilità di essere personalizzato al 100%.

I pro

La distribuzione è leggerissima. La sua interfaccia è uguale al più conosciuto Windows, contiene un parco software completo, e il suo gestore degli aggiornamenti avvisa sulla disponibilità di nuovi aggiornamenti e li installa quando desiderati.

Permette al computer di essere operativo in meno di 40 secondi all’accensione, è facile da usare e permette con un minimo di dimestichezza di essere personalizzato completamente. Dalla scrittura della barra delle applicazioni, al logo del tasto Start. È compatibile con tutte le applicazioni sviluppate per Ubuntu, in quanto PeppermintOS proviene da Lubuntu, derivato di Ubuntu.

La bellezza di questa distribuzione è che se notiamo che un’applicazione rende il sistema poco reattivo, possiamo sostituirla utilizzando Ice (un’applicazione già integrata) creando facilmente un applicativo web-based in modo da non farci mancare niente.

Esempio: Vogliamo avere l’applicazione di Gmail sul desktop. Con Ice creeremo un’applicazione che punta a Gmail, che abbia come base il browser che decidiamo. All’interno del menù delle applicazioni vedremo l’applicazione Gmail che visualizza il contenuto del browser, ma verrà gestita come se fosse una vera e propria app.

I contro

PeppermintOS è completamente dipendente da internet. Potremmo utilizzarlo anche per lavorare offline sui documenti, ma dimentichiamoci delle procedure esose di risorse. Se usiamo Peppermint dobbiamo ricordarci anche il perché lo stiamo facendo, e cioè perché abbiamo un computer che forse non può permettersi cose come l’editing video o lo sviluppo software.

Il mio consiglio

È un ottimo sistema operativo che consiglio a chi vuole un utilizzo esclusivamente con internet. Lo utilizzo per vedere film su Netflix, video su YouTube e ascoltare musica in streaming. Praticamente resuscita un computer per un utilizzo molto simile a quello di un tablet.

Proverò a testarlo come server per vedere se da questo profilo si comporta bene. Ovviamente ci saranno aggiornamenti al riguardo.

Link e riferimenti

Sito ufficiale di PeppermintOS

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2 commenti

  1. ciao ma per la batteria fa consumare poco o drena come tutte le altre distro? io ho un packard bell dot s2 ma qualunque distro che metto la batteria va giu’ che e’ una meraviglia… o sono io che devo fare qualcosa? grazie comunque e’ un ottimo sistema operativo.

    1. Ciao Marco, il Packard Bell DOT S2 è proprio l’Aspire One che ho io ma non posso darti una risposta sicura perché la batteria originale non va più, ho però comprato una batteria compatibile estesa da 6600 e con piena carica ha un’autonomia di circa 6 ore. Quanti anni ha la tua batteria?

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