Il pericolo della connessione su Hotspot

Perché non bisogna fidarsi delle reti wifi gratis e aperte e come prevenire il furto di dati

Quando la rete Wi Fi non è nostra

Quando ci troviamo in un bar, un ristorante, o qualsiasi altro punto commerciale aperto al pubblico, non riusciamo mai a fare a meno di cercare connessioni wifi libere per poterci connettere ed utilizzare il nostro smartphone.

Si tratta di una pratica molto pericolosa da eseguire, anche se praticamente tutti ne sottovalutano i rischi. A parte la possibilità di utilizzare i servizi a cui accediamo quotidianamente (social, mail, app di messaggistica), le reti pubbliche offrono a chi le gestisce la possibilità di tracciare tutto il nostro flusso di dati, tra cui le password per l’accesso ai servizi, i dati dei nostri estremi di pagamento o addirittura tutti i dati che utilizziamo per interfacciarci con il nostro istituto bancario.

Tutti dovrebbero sapere che tutte le reti WiFi sono insicure, tranne quelle che conosciamo direttamente (il nostro modem, o quello dei nostri amici o familiari), solo perché noi sappiamo che i nostri familiari ed amici non applicano procedure di tracciamento dati sulla propria rete casalinga.

L’importanza di una VPN

Per contrastare le possibili falle di sicurezza durante una connessione su Hotspot, possiamo agire con diversi strumenti. Ovviamente il primo consiglio che siamo sempre è quello di creare per ogni account una password diversa e che sia scelta unendo simboli, numeri e lettere in modo casuale. In questo modo diventano più difficili da decifrare.

L’altro consiglio classico è quello di installare un buon antivirus e attivare i firewall del sistema. Esistono però sistemi più avanzati per combattere i rischi online, come le virtual private network. Per chi non conoscesse questo strumento, si tratta di un tunnel virtuale in cui viene circoscritta la nostra connessione internet impedendo che i vostri dati vengano tracciati e visualizzati.

Come funziona una VPN? Una volta scelto il servizio a cui abbonarvi, avrete la possibilità di scegliere il server a cui connettervi. Questo server farà da filtro tra voi, il vostro dispositivo, e il server da cui ricevete il segnale delle informazioni richieste. Un esempio? Se vi connettete ad un server VPN negli Stati Uniti potrete accedere al catalogo USA di Netflix perché il vostro indirizzo IP sarà associato ad uno statunitense.

Allo stesso tempo una VPN è in grado di crittografare i dati trasmessi online in modo che nessuno possa accedervi e recuperarli, nasconde l’indirizzo IP come già detto e sblocca servizi non disponibili in alcuni paesi, ad esempio i social media. Il fatto che il segnale non venga disturbato da interferenze esterne e tentativi di accesso non identificati fa sì che anche la connessione si velocizzi (sia in download che in upload).

I servizi migliori danno la possibilità all’utente di scegliere tra server dislocati in tutto il mondo, di verificare la stabilità del servizio e la velocità della connessione, di usufruire di un supporto tecnico 24 ore su 24. Sia per le aziende sia per i privati, le VPN sono diventate uno di quei strumenti imprescindibili per navigare davvero in incognito e protetti sul web.

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