Io non ho nulla da nascondere

Nessuno è interessato ai tuoi segreti, ma a tutti interessa la tua quotidianità

Quest’anno l’ho presa storta contro i big dei servizi informatici, non me ne vogliate, sono consapevole di essere ripetitivo ma sono fermamente convinto che non c’è nulla di più pericoloso di una tecnologia non controllata e che concide con quella che ci viene ripetutamente proposta, tutti i giorni. Noi non ce ne preoccupiamo, forse per abitudine o perché non sappiamo di doverlo fare, ma abbiamo mai letto i termini di utilizzo dei servizi che utilizziamo? Ci preoccupiamo di sapere cosa accade a ciò che carichiamo di personale sui servizi online?

Ora ti spiego velocemente cosa accade quando carichi una foto su un servizio:

  • Vai sul form di caricamento immagini, video o testo
  • Inserisci il tuo contenuto
  • Avvii il caricamento
  • Il tuo contenuto finisce sul server del servizio
  • Il contenuto viene messo a disposizione online
  • Il contenuto resta sul server

Sei sicuro che la cancellazione manuale di un contenuto prevede anche la cancellazione del file fisico dal server? Ogni volta che io devo rendere non disponibile un contenuto, ovvero cancellarlo, altro non faccio che inserire una data di cancellazione sulla riga relativa a quel contenuto, in un database, e successivamente mi occupo di andare a cancellare fisicamente il file, ma questo è quello che faccio io e non è detto che venga fatto anche dai servizi che utilizziamo. E il discorso si allarga a qualsiasi cosa, ai tuoi dati personali, al tuo indirizzo mail, al tuo numero di telefono, a tutto ciò che il servizio conosce di te.

Stiamo parlando dei più blasonati Facebook e Google (includiamo anche Apple).

Sarà paranoia la mia, fatto sta che ogni volta che cerco di parlare dell’argomento ai conoscenti mi viene risposto “Si, ma io non ho nulla da nascondere”. Mai risposta fu più inadatta al riguardo.

Tutti i servizi che conosciamo conoscono tutto di noi, LORO DICONO che i nostri dati sono al sicuro, ma intanto continuano ad averceli a portata di mano. Ad ogni servizio a cui ci iscriviamo ci viene assicurato che i dati personali non saranno divulgati a terzi, ma in base a cosa assicurano ciò? I servizi che utilizziamo sanno chi siamo, dove andiamo, cosa facciamo, chi conosciamo, le nostre abitudini. Spacciano per evoluzione tecnologica ogni nuova chicca che possono offrirci per continuare a farci utilizzare i loro prodotti ed accumulare sempre più dati.

Ogni volta che compriamo un nuovo smartphone se non acconsentiamo ad essere spiati non possiamo utilizzarlo, eppure lo abbiamo pagato con i nostri soldi, dovremmo esserne i proprietari. Acquistiamo uno smartwatch? Il discorso è equivalente. Acquistiamo un paio di auricolari bluetooth di nuova generazione e non ci chiediamo come facciano a rispondere ad un nostro comando vocale senza abilitarli con un pulsante fisico. È semplice, ti ascoltano.

Ci ritroviamo nella situazione in cui le scuole e i Comuni utilizzano Facebook per comunicare, obbligando gli utenti ad acconsentire nel consegnare i propri dati ad un’azienda privata americana. Anche il nostro Presidente del Consiglio dei ministri trasmette in streaming notizie riguardanti il Paese su Facebook.

Una piccola nota extra sul nostro Presidente del Consiglio

Continuo a non parlare volutamente di politica, restringendo lo spettro dei miei concetti al solo fattore tecnico.

Noi non siamo il popolo più povero del mondo, ed abbiamo quel minimo di tecnologia utile per le comunicazioni di massa. Abbiamo emittenti televisive e radiofoniche, le tecnologie adatte per poter comunicare un messaggio a tutti i cittadini italiani con la totale indipendenza. Un qualsiasi politico, Premier incluso, potrebbe tranquillamente acquisire le immagini video, da una qualsiasi città italiana, e trasmetterla direttamente a tutte le regioni italiane via canali televisivi o radiofonici utilizzando così le risorse minime necessarie ma ottenendo il risultato sperato.

Qual è la scelta operativa del nostro Premier e dei politici per comunicare? Considerando che siamo in un momento storico che verrà riportato sui libri e che i nostri figli dovranno studiare, dove tutto il mondo ha bisogno di una rete internet stabile per poter comunicare e per poter lavorare, dove i provider si trovano ad affrontare difficoltà non piccole, i nostri politici trasmettono comunicati registrandoli da una telecamera in Italia, li trasmettono via stream su Facebook inviando il flusso dati a Luleå, in Svezia, dove si trovano i datacenter di Facebook, per permettere a quest’ultimo di elaborarli facendoli rimbalzare di nuovo in Italia e permetterne la riproduzione su milioni di dispositivi, tra cui anche quelli delle emittenti televisive e radiofoniche. Se ci pensiamo anche solo un attimo, tecnicamente, è una follia.

Fine della piccola nota extra

E tutto questo per cosa? Per incitare la popolazione ad utilizzare Facebook invitando alla registrazione a chi non è registrato e raccogliendo dati su tutti coloro che sono lì ad ascoltare il comunicato, ed incrementando notevolmente l’audience dell’utilizzo del social, e quindi il fatturato di Facebook per le campagne pubblicitarie.

Queste persone hanno il potere di stalkerarvi utilizzando tutti i dati che cedete volontariamente. Possono sapere tutto delle vostre mogli e mariti, delle vostre figlie e figli.

Ragazzi, mi dispiace, ma io non ci sto. Non ci sto ad una politica che permette tutto questo, che se tu hai un sito internet devi obbligatoriamente mostrare ai tuoi visitatori diversi messaggi popup che comunicano che fai uso di cookie, che implichi regole descritte nella GDPR ma Alitalia non prevede un form di eliminazione dell’account, e per eliminarlo devi inviare loro una mail con una copia del tuo documento .

Voi non avrete nulla da nascondere, e io ci credo (ci mancherebbe) ma a nessuno interessano i vostri segreti, ciò che interessa è la vostra vita quotidiana. A me rode vedere sullo smartphone di mia moglie annunci su un Casio GX solo perché io dal mio computer ne ho acquistato uno, odio vedere pubblicità di abbigliamento motociclistico solo perché ho una moto, e odio ricevere consigli da Google Maps su un nuovo ristorante cinese nelle vicinanze solo perché io in quel momento ho voglia di cucina cinese.

Volete una reale navigazione anonima?

Le autorizzazioni dell’App di Facebook per Android

Identità

  • find accounts on the device
  • add or remove accounts
  • read your own contact card

Calendario

  • add or modify calendar events and send email to guests without owners’ knowledge
  • read calendar events plus confidential information

Telefono

  • directly call phone numbers
  • read phone status and identity

Microfono

  • record audio

Informazioni sulla connessione Wi-Fi

  • view Wi-Fi connections

Luogo

  • approximate location (network-based)
  • precise location (GPS and network-based)

ID dispositivo e dati sulle chiamate

  • read phone status and identity

Spazio di archiviazione

  • read the contents of your USB storage
  • modify or delete the contents of your USB storage

Cronologia app e dispositivo

  • retrieve running apps

Foto/elementi multimediali/file

  • read the contents of your USB storage
  • modify or delete the contents of your USB storage

Fotocamera

  • take pictures and videos

Contatti

  • find accounts on the device
  • read your contacts
  • modify your contacts

Altro

  • download files without notification
  • receive data from Internet
  • read TV channel/program information
  • write TV channel/program information
  • view network connections
  • change network connectivity
  • pair with Bluetooth devices
  • read Google service configuration
  • control Near Field Communication
  • create accounts and set passwords
  • change your audio settings
  • full network access
  • access Bluetooth settings
  • read battery statistics
  • run at startup
  • draw over other apps
  • prevent device from sleeping
  • send sticky broadcast
  • control vibration
  • toggle sync on and off
  • modify system settings
  • connect and disconnect from Wi-Fi
  • install shortcuts
  • read sync settings

Perché l’app di Facebook dovrebbe avere il controllo della vibrazione del MIO dispositivo, e soprattutto spieghino quel “download files without notification“.

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