Sto rivalutando la reale convenienza dei servizi in abbonamento che ci permettono di accedere a infiniti contenuti
Contenuti, contenuti, contenuti. Soldi, soldi soldi. In periodo coronavirus, dovendo rimanere chiuso in casa, non facciamo altro che usufruire di contenuti di ogni tipo, siano essi film, libri, musica, videogiochi, e tanto altro. Ed ecco che tutti gli abbonamenti di contenuti illimitati acquistano un senso.
Il lavoro non c’è, si è obbligati a restare in casa per uscire solo in caso di effettiva necessità, quindi quello che si fa (nella maggior parte dei casi) è accendere la TV ed avviare Netflix, o accendere il Kindle per leggere un libro con abbonamento Unlimited, o collegare lo smartphone all’impianto hi-fi per godere di tutta la musica del mondo, sempre tramite abbonamento con Spotify. Sia chiaro che ho nominato Netflix riguardo lo streaming di video solo perché è l’unico servizio video streaming a cui sono abbonato io, anche se reputo di altrettanta qualità anche gli altri servizi.
Per la prima settimana, ok, ho fatto incetta di film, serie tv, film, e musica, ma nella seconda settimana ho già cominciato ad avvertire un senso di sofferenza fisica. Ho cominciato mano mano a fare a meno di un servizio a favore di un altro perché i contenuti da seguire sono veramente troppi. Ho cominciato a ridurre la musica fino ad azzerarla, e lo stesso è accaduto con i libri, per concedere tutto il mio tempo a favore di Netflix, e nonostante avessi dedicato tutto il mio tempo a quest’ultimo, non è stato sufficiente per riuscire ad usufruire nemmeno della più piccola percentuale di tutto il palinsesto disponibile.
C’è troppa musica da ascoltare, troppi libri da leggere e troppi film e telefilm da vedere che una vita da nullafacente fancazzista non basterebbe per non riuscire comunque ad assimilarle tutte.
Prima del covid non ero mai riuscito a godermi Netflix a questi livelli, mi capitava infatti di guardare mediamente due film e/o due puntate di un telefilm alla settimana perché tra lavoro, studio, famiglia e il riposo, il tempo per guardare la TV non ce l’avevo. Il flusso di informazioni è così enorme da riuscire ad impegnare tutto il tempo che tu hai a disposizione ed oltre, quindi per la cronaca, loro per un abbonamento mensile ti offrono la possibilità di accedere a tutti i contenuti che vuoi pur sapendo che non ne usufruirai mai del tutto.
Capiteranno infatti dei periodi in cui sei a tappo con il lavoro, in cui sei in vacanza, in cui devi seguire corsi di aggiornamento. Durante la pandemia io ho avuto la possibilità di dedicare il 100% a Netflix, eppure ho dovuto darmi una pausa. Cioè, ho la possibilità di dedicarmi completamente a Netflix per sfruttare a pieno l’abbonamento che pago, ed ho dovuto prendermi una pausa dallo stesso Netflix! Quando non posso non posso, ma quando posso evito. Ma tutta questa mancata fruizione di contenuti quanto mi costa?
Se hai un televisore a 4K e vuoi sfruttarlo, Netflix ti costa 15,99€ al mese altrimenti paghi meno e ti cicci i contenuti a qualità inferiore che su un 4K fanno veramente schifo. Spotify ti costa 9,99€ al mese, e Kindle Unlimited ti costa 9,99€ al mese, per un totale di Euro 35,97 per avere contenuti illimitati che di fatto usufruirai solo in minima parte. Una cifra mensile che riportata per tutto l’anno raggiunge la cifra di 430€ per dei contenuti che, nonostante tutta la cifra versata negli anni, non puoi più consultare se ti vien voglia di sospendere l’abbonamento.
Non importa se negli anni hai versato diverse centinaia di euro al servizio, se quel mese hai difficoltà economiche e non ti va di pagarlo non puoi nemmeno riguardare ciò che hai già visto.
Dopo l’immensa spesa che mi rendo conto di aver affrontato in un tempo medio di 3 anni mi sono chiesto: ma quante cose avrei potuto comprare con 1.290€ (430€ x i 3 anni che ho pagato fino ad oggi)?
Oggettivamente, ho acquistato l’intera collana del Trono di Spade composta da 5 libri (manca ancora l’ultimo) e li ho pagati 22€ l’uno e ci ho impiegato quasi 9 mesi a leggerla, un parto praticamente, ed ho letto solo quella. Parliamo di una spesa fissa di 110 euro che comparati a 89,31 euro (9,99€ x 9 mesi di Kindle Unlimited) mi permettono di avere in mano il prodotto e quindi dopo averlo letto posso scegliere
- di vendere la collana come usata e quindi recuperare almeno parte dei soldi spesi, e usare i soldi recuperati per acquistare altri libri usati e continuare la lettura
- rileggere l’intera collana, sarei tentato perché è stata veramente bella, senza dover spendere altri soldi per l’abbonamento
- prestare la collana ad un conoscente in cambio di altri volumi per continuare a leggere altro senza comunque spendere altri soldi
Quanto può realmente convenire un abbomanento Kindle Unlimited? A meno che non facciate tragitti lunghi casa-lavoro o casa-scuola e avete il bisogno di leggere libri tutti i giorni per ore, a quel punto conviene, ma se un libro dura mediamente un mese, perché spendere 10 euro per un abbonamento quando potete impossessarvi fisicamente del libro per 10 euro, e farvelo durare ugualmente un mese?
Io mi sono soffermato sulla lettura ma lo stesso discorso si ripercuote sulla musica e sui film. Con quasi 1300€ io ho la possibilità, tra nuovi, nuovi in offerta e usati, di farmi una bellissima videoteca da guardare e riguardare ogni volta che voglio. Ho la possibilità di vendere come usato i supporti che non mi sono piaciuti o che comunque non rivedrei di nuovo. Quanti brani in mp3 posso acquistare con 1300 euro per impolpare il mio lettore mp3?
Si, ma in TV non fanno mai nulla di buono quando ho il tempo di guardarmela un po’… è un problema facilmente risolvibile grazie ad un recorder TV programmabile che permette di registrare canali televisivi anche quando siamo fuori casa, è perfettamente legale e la spesa si limita al suo acquisto.
Null’altro da dire, ho rivalutato la mia convinzione sulla reale convenienza degli abbonamenti digitali.