Decidere il costo di una transazione in Bitcoin

Come scegliere i costi e i tempi delle transazioni utilizzando Electrum

Ogni volta che eseguiamo una transazione di bitcoin, ovvero lo spostamento di valuta da un wallet all’altro, è necessario pagare una commissione che sarà suddivisa per tutti i miner che si occuperanno di registrare la nostra transazione sulla blockchain.

Questi miner, infatti, come una specie di notai si occuperanno di scrivere un nuovo blocco di informazioni che sarà agganciato alla storia dei trasferimenti dei bitcoin che stiamo trasferendo. Si tratta di computer messi a disposizione dagli utenti e che servono appunto per elaborare tutti i dati inerenti ad una trasmissione. I proprietari di questi computer non mettono a disposizione della comunità un hardware (costoso e che consuma energia) in modo che possa essere usata gratuitamente, devono essere remunerati. Ogni transazione ha quindi un costo, che serve a remunerare queste persone.

Il prezzo delle commissioni dipende dalla quantità di bitcoin che dobbiamo trasferire, in quanto più è alto il valore più sarà necessario elaborare bytes, e dalla velocità che desideriamo abbia la transazione. Se vogliamo infatti trasferire una piccola quantità di criptovaluta in un mese servirà pagare una commissione molto più piccola rispetto al trasferimento di una grande quantità in mezz’ora.

I wallet online generalmente non permettono di far scegliere all’utente il costo della transazione, hanno infatti un valore standard e l’unica cosa che l’utente può decidere è quanti bitcoin inviare, e a chi inviarli.

Alcuni wallet software invece, permettono all’utente di scegliere il costo della transazione inficiando quindi sul tempo finale che l’utente destinatario dovrà aspettare per trovare i bitcoin sul proprio wallet. Tra i software che permettono questa scelta c’è Electrum.

Prima di continuare però chiediamo di prestare attenzione al lettore, in quanto risparmiare fa sempre bene, ma bisogna anche tener conto che una commissione troppo bassa rischie di impiegare troppo tempo per il trasferimento di fondi. Se azzerata può addirittura bloccare i fondi in transazione e renderli inutilizzabili per un tempo indefinito.

Come impostare il valore della commissione su Electrum

In fase di invio, dopo aver inserito l’indirizzo del destinatario e la quantità di bitcoin da destinare, nel campo Commissione è possibile definire la nostra commissione in satoshi (per ogni byte trasmesso). Il cursore sotto il campo Commissione contiene dei preset che presenta anche dei calcoli per far capire al mittente quanti blocchi serviranno per eseguire la transazione. Più sono necessari blocchi e più la trasmissione sarà lenta.

Nel campo Commissione possiamo digitare manualmente la commissione che vogliamo applicare, possiamo inserire anche 0 (zero) ma non facciamolo mai altrimenti rischiamo di bloccare i bitcoin in una transazione infinita. Al prossimo paragrafo spiegheremo su cosa basarci per scegliere correttamente quel valore di transazione.

In base a cosa scegliere il valore giusto per la commissione

Andando sul sito Earn bitcoin ci ritroveremo un grafico che indicativamente mostra per ogni livello di tariffa (fees) quanto impiega una transazione ad essere eseguita.

Le singole barre indicano le transazioni in coda, ed il tempo di attesa che dovranno aspettare affinché queste vengano evase. Quando andiamo a scegliere quella particolare tariffa, dobbiamo considerare sia il tempo che servirà per eseguirla, sia la coda che “la tariffa deve smaltire”.

Guardando il nostro screen, per esempio, noteremo di come la fascia 103-104 sia molto più libera della fascia 111+, quindi per assurdo scegliendo quella abbiamo la possibilità di eseguire la transazione in un tempo minore seppur pagando una commissione leggermente più bassa.

Più si riduce la tariffa, più si innalzano i tempi. Infatti per la commissione 1-2 viene mostrato un tempo di evasione fino alle 11 ore (che in realtà può anche superare il paio di giorni).

Detto questo

Il mio primo consiglio è quello di non scegliere mai la commissione più alta né quella più bassa. Perché la commissione più alta non è detto che sia più rapida di quella leggermente inferiore, e quella più bassa potrebbe impiegare veramente troppo tempo affinché venga seguita.

Serve un po’ di buon senso.

Se dobbiamo pagare un servizio, oppure inviare bitcoin verso un destinatario che ce li ha pagati (privatamente) è consigliato pagare una transazione alta, perché l’acquirente si aspetta di ritrovarsi subito la moneta nel proprio wallet in quanto se l’ha acquistata sarà perché ha bisogno di riceverla con il valore che in quel momento ha nel mercato. La commissione ovviamente è a carico nostro, non va scalata a quella che il destinatario deve ricevere. O almeno non andrebbe.

Se invece vogliamo supportare un progetto tramite l’invio di bitcoin, ovvero non è una richiesta esplicita del destinatario ma siamo noi a volerglieli donare, a quel punto possiamo anche usare il ragionamento del risparmio ed utilizzare una commissione più bassa. Risparmiare, ma non troppo, diciamo che anche una commissione di 11-12 è più che sufficiente per far ricevere al destinatario la nostra donazione.

Infine, oggi è il 25 Dicembre, quindi vi auguriamo Buon Natale.

Aggiornamento

Attenzione: Poter scegliere la commissione (misurata in sat/byte) non vuol dire che i miners debbano obbligatoriamente accettarne la conferma. C’è infatti la possibilità di ricevere un esito negativo sulla transazione per indisponibilità dei miners stessi.

Tutto dipende dallo stato della rete nel momento in cui procediamo con un movimento di bitcoin.

Supponiamo che un miners (o un pool) abbia un limite giornaliero di 500 blocchi (numero a caso, questo è un valore che non conosco), e nell’arco della giornata vengono richieste le trascrizione di 250 blocchi, i miners non avendo altro da trascrivere accettano anche la nostra proposta di transazione con bassa commissione. Se invece, nell’arco della giornata vengono richieste le trascrizioni per 2000 blocchi, a quel punto, vista l’abbondanza del lavoro, i miners danno la precedenza a coloro che pagano commissioni più alte, in quanto avendo un’attività limitata di 500 blocchi al giorno preferiscono (giustamente, e per ovvie ragioni) scartano i guadagni inferiori.

Ciò si traduce in una mancata transazione e in una quota di criptomoneta inutilizzabile fino al momento in cui la richiesta cala e i miners sono costretti a confermare la nostra transazione pur di evitare di perdere il poco lavoro che c’è.

Sia chiaro che con i portafogli autogestiti (Hype, CoinBase, ecc…) questo non accade, perché al momento della transazione loro analizzano l’utilizzo della rete e impostano automaticamente le commissioni minime necessarie, senza possibilità di scelta, affinché la transazione vada a buon fine.

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