La ricarica wireless non è per niente vantaggiosa

Vantaggi zero per la ricarica wireless, è una tecnologia che non rende quanto mi aspettavo

ricarica wireless

Il mio è stato più un acquisto di prova che definitivo, ero curioso di toccare con mano questa tecnologia anche perché incuriosito dalle possibili applicazioni.

Senza entrare troppo nel dettaglio

La ricarica a induzione (o ricarica wireless) è quella cosa che tu appoggi lo smartphone su un supporto, e questo si ricarica senza avere la necessità di collegare nessun cavo. Se vuoi approfondimenti tecnici seri leggi quest’articolo.

L’idea era quella di avere in auto un supporto completo di ricarica ad induzione e adesivo NFC in modo che, all’ingresso nella vettura, mi bastava inserire lo smartphone nel suo alloggio per vederlo ricaricare ed avviare in automatico il software di navigazione satellitare. Idea semplice e comoda ma con qualche piccolo problema tecnico che ne prevede la bocciatura.

Gli unici pregi che ho trovato sono

  • la possibilità di salvaguardare il jack di ricarica dello smartphone dall’usura dello stacca-attacca del cavo
  • la possibilità di ricaricare smartphone che necessitano tipi di cavi differenti

Dispersione di energia

La basetta ad induzione disperde energia. Utilizzando lo stesso trasformatore del mio smartphone per alimentarla, questa impiega molto tempo in più per farlo arrivare a carica completa.

Problemi con le alte temperature

Dopo un periodo di ricarica mi è capitato di dover rispondere ad una telefonata, ed ho notato che il telefono era bollente. Questo è un difetto a cui non si può non dar peso perché si sa che le alte temperature usurano più velocemente i dispositivi elettronici.

Limite sull’utilizzo dello smartphone

Questo è un altro grande difetto. Se in quel momento la batteria è al 3% ed io ricevo una telefonata non posso rispondere se non usando un apposito auricolare o il vivavoce, perché il telefono deve restare appoggiato alla basetta ad induzione pena l’interruzione della telefonata per esaurimento della carica della batteria.

Il prezzo

Infine, c’è da fare i conti con il prezzo. Una basetta può costare anche 40€, molto più di un alimentatore con cavo. E’ possibile acquistarla online su siti non ufficiali a prezzi molto più bassi (se ne trovano anche a 5€), ma a queste mancano i controlli magnetici che servono ad allineare perfettamente lo smartphone alla basetta per ottenere il minimo di dispersione.

In sintesi, boccio in tutto e per tutto la ricarica wireless. L’unico motivo per cui potrebbe essere interessante è la salvaguardia della porta micro-usb, come detto prima, ma credo che un’applicazione magnetica sia molto più efficiente e comoda della ricarica wireless.

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