Outlook.com contro Gmail

La scelta è stata ardua, ma alla fine è stata fatta. Vi elenco i motivi per cui ho deciso di eseguire il passaggio

Quella dei provider mail è una guerra che non avrà mai fine. È meglio quella di Google o è meglio quella di Yahoo? È meglio quella di Microsoft o è meglio quella di Libero?

Partiamo dal presupposto che a livello di privacy nessuna è meglio di un’altra. Voglio dire, finché non mettete su il vostro server e gestite dal vostro server le vostre mail, cioé… le vostre mail non si trovano su server altrui, non potete mai parlare di privacy vera e completa. Finché utilizzerete servizi gratuiti messi lì per memorizzare le vostre email, non saprete mai cosa ne fanno. Loro dicono che sono al sicuro, ma lo dicono loro.

Fatta questa particolare premessa, ho deciso di abbandonare la mail di Google, non per degooglizzarmi (cosa che sta andando molto di moda tra i naviganti, ultimamente), ma proprio perché la mail di Google non mi soddisfa più. Ho deciso di sostituirla con la mail di Microsoft, Outlook, e quindi eccomi qui a descrivere i motivi per cui secondo me Outlook è migliore di Gmail.

Perché ho sostituito Gmail con Outlook

Partiamo dal pacchetto grafico. Secondo me la UI di Outlook è più giovane e fresca di quella di Gmail, che negli anni è cambiata pochissimo mantenendo sempre lo stesso layout che oramai ha anche un po’ scocciato. Google si è sempre distinta per essere un’azienda capace e all’avanguardia, e al riguardo mi sento un po’ deluso. L’interfaccia di Outlook è tutta nuova, grafica accativante in pieno stile Metro che a lungo andare non dispiace affatto.

Microsoft ti offre più spazio di Google. L’account di Google, infatti, offre 15GB che puoi usare per le mail, per i file su Drive, per le foto (quelle con alta qualità, in qualità standard lo spazio è illimitato) su Photo, e tutto il resto. Ciò vuol dire che se uso 10GB su Drive, per le mail me ne restano 5GB. OneDrive, invece, è vero che offre solo 5GB, ma sono tutti per il drive, mentre per la posta offre 15GB dedicati, che a conti fatti fanno 20GB.

Offrono entrambe infiniti indirizzi mail, ma in maniera diversa. Google offre la possibilità di aggiungere punti e note al proprio indirizzo. Se per esempio abbiamo indirizzoinventato@gmail.com, questo sarà uguale a indirizzo.inventato@gmail.com, che sarà uguale a i.ndirizzoinventato@gmail.com. Possiamo mettere tutti i punti che vogliamo per creare tutti i differenti indirizzi possibili. Inoltre è possibile aggiungere delle note, come indirizzoinventato+adesso@gmail.com, oppure indirizzoinventato+perprovare@gmail.com. Tutte le mail inviate a tutti questi indirizzi verranno recapitate sempre all’indirizzo originario indirizzoinventato, il tutto senza configurare niente, è già tutto attivo. Outlook invece ti consente di creare degli alias, sempre collegati al proprio indirizzo principale, ma che sono completamente diversi dal principale. Se abbiamo indirizzoinventato@live.it, abbiamo la possibilità di creare guardaqua@oulook.com, completamente diverso. Tutte le mail che inviamo alla seconda verranno ricevute sulla prima.

Gmail permette di configurare una firma per ogni alias, Outlook no. Gmail, infatti, permette proprio di andare a configurare una firma differente per ogni alias che abbiamo configurato. Alle selezione dell’alias desiderato, in modalità di scrittura, automaticamente verrà inserita la firma configurata. Outlook non permette tutto questo, anzi permette la configurazoine di un’unica firma, per tutti gli alias.

Outlook ha il cestino del cestino. Se infatti eliminiamo una mail, spostandola nel cestino, e svuotiamo il cestino, Outlook mi permette di andare a recuperare le mail che sono state definitivamente eliminate. In questo modo non correremo il rischio di perdere una mail che abbiamo involontariamente spostato nel cestino prima del suo svuotamento. Gmail, invece, come qualsiasi altra webmail, dopo lo svuotamento del cestino non permette il recupero.

Outlook gestisce meglio i gruppi di invio, che siano personali o di lavoro. In Gmail, infatti, è possibile crearli a livello di rubrica. Salviamo tutti i contatti e li inseriamo in un gruppo, e durante la composizione della mail ci basterà selezionare il gruppo che abbiamo creato. Outlook invece consente la creazione di un gruppo di invio senza andare ad intaccare la rubrica. Ciò significa che se vogliamo configurare un gruppo di lavoro, non necessariamente dovremo andare a memorizzare quegli indirizzi nella rubrica della webmail. Particolarmente comodo in caso di pubblicazione su canali tramite mail (blog o social), dove creeremo un gruppo con all’interno tutti gli indirizzi per il posting automatico, lasciando la rubrica pulita ed ordinata.

Outlook gestisce in maniera più ordinata le connessioni IMAP. Utilizzando client di posta, infatti, le cartelle non cambiano. La posta inviata verrà riportata sempre in Posta inviata, mentre quella eliminata in Posta eliminata. Gmail invece fa tutto un casino, creando sotto cartelle nel server chiamate IMAP/sent e IMAP/deleted, in modo che quando inviamo nuovi messaggi o li eliminiamo, questi vengono riposti in queste cartelle. Noi, successivamente, da webmail, dobbiamo andare in IMAP/deleted ed eliminarli una seconda volta.

Outlook offre un accesso molto più sicuro, in quanto permette non solo di impostare una password e una 2FA, come Gmail, ma addirittura permette l’accesso con un indirizzo differente da quello che utilizzate per spedire e ricevere la posta. Mi spiego.

Solitamente, per accedere alla webmail, dobbiamo inserire la nostra mail, la nostra password, e l’eventuale 2FA. Questa la spiego, mi dilungherò ancora un po’. Outlook permette, creando un alias mail, di creare un indirizzo differente che non andremo a comunicare a nessuno, configurandola come principale, e unica utilizzabile per la login. Ciò significa che per la login utilizzeremo indirizzo2@outlook.com, mentre le mail vengono inviate e spedite a indirizzo1@live.it. Questo significa che chi vorrà cercare di forzare l’accesso alla mail indirizzo1@live.it (conosciuto perché magari utilizzato per la registrazione ad un forum, ad un social, ad un qualsiasi altro servizio) perderà solo tempo perché quell’indirizzo è disabilitato per la login al vostro account mail, non sapendo che l’indirizzo unico è indirizzo2@outlook.com che conosciamo solo noi perché non lo abbiamo comunicato a nessuno. Praticamente, è l’equivalente di avere una protezione a 3 fattori.

Conclusioni

Ecco, questi sono i motivi principali per cui ho deciso di eseguire il passaggio da Gmail ad Outlook. In avanti mi preoccuperò di scrivere delle guide dedicate per spiegare come si fa tutto ciò che è stato detto in quest’articolo, che si è limitato ad essere solo un confronto tra i due servizi, altrimenti sarebbe diventato troppo lungo.

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